La tripletta di Stratasys
Nel presentare tre nuove soluzioni per il 3D printing di polimeri, Yoav Zeiff, CEO di Stratasys, ha utilizzato l’espressione ‘additive real manufacturing’. I sistemi, dedicati alla realizzazione di parti definitive per lotti industriali medio piccoli, grazie alla loro flessibilità, “permettono alle aziende di decidere quando, dove e come produrre”. 116 centimetri in diagonale e 372 litri sono a disposizione per realizzare prodotti, parti e prototipi con tecnologia FDM: la camera di costruzione della stampante F770 è la più lunga disponibile sul mercato. Impiega materiali termoplastici standard e un materiale di supporto solubile per stampare pezzi con strutture interne complesse riducendo al minimo gli interventi di post-lavorazione. Il software GrabCAD Print rende agile la traduzione del file CAD nella realizzazione di geometrie avanzate e di grandi dimensioni.
La costanza qualitativa dello standard industriale è l’obiettivo raggiunto dal sistema H350, grazie alla tecnologia SAF che garantisce un’emissione termica uniforme per rendere omogenee le parti stampate indipendentemente dal loro posizionamento nella camera di costruzione. La produttività di questa tecnologia ottimizza la disposizione delle parti in costruzione con una densità standard fino al 12%, contro il 6-10% dei sistemi di fusione su letto di polvere, ma che può raggiungere il 23,5% in alcuni settaggi.
La piattaforma di produzione H Series impiega materiali certificati di terze parti: il materiale di partenza per il sistema H350 è High Yield PA11, un polimero biobased ricavato da olio di ricino, più resistente al calore, meno fragile e con un impatto ambientale inferiore alla PA 12 con la quale si confronta in termini prestazionali.
La stampante 3D Origin One perfeziona la fusione di Stratasys con la startup Origin, siglata lo scorso dicembre, e sarà pronta entro il terzo trimestre del 2021. Permette di costruire parti con dimensioni fino a 192 x 108 x 370 mm e particolari di precisione che misurano meno di 50 micron. Impiega materiali di terze parti certificati, incluse 10 resine industriali ad alta temperatura, ad alta resistenza, elastomeriche, di uso generale e per applicazioni medicali.
La costanza qualitativa dello standard industriale è l’obiettivo raggiunto dal sistema H350, grazie alla tecnologia SAF che garantisce un’emissione termica uniforme per rendere omogenee le parti stampate indipendentemente dal loro posizionamento nella camera di costruzione. La produttività di questa tecnologia ottimizza la disposizione delle parti in costruzione con una densità standard fino al 12%, contro il 6-10% dei sistemi di fusione su letto di polvere, ma che può raggiungere il 23,5% in alcuni settaggi.
La piattaforma di produzione H Series impiega materiali certificati di terze parti: il materiale di partenza per il sistema H350 è High Yield PA11, un polimero biobased ricavato da olio di ricino, più resistente al calore, meno fragile e con un impatto ambientale inferiore alla PA 12 con la quale si confronta in termini prestazionali.
La stampante 3D Origin One perfeziona la fusione di Stratasys con la startup Origin, siglata lo scorso dicembre, e sarà pronta entro il terzo trimestre del 2021. Permette di costruire parti con dimensioni fino a 192 x 108 x 370 mm e particolari di precisione che misurano meno di 50 micron. Impiega materiali di terze parti certificati, incluse 10 resine industriali ad alta temperatura, ad alta resistenza, elastomeriche, di uso generale e per applicazioni medicali.
