L'opulenza nell'era della sostenibilità
Le tendenze di colori, materiali, finiture e
design secondo il gruppo di ricerca CMF di Design Group Italia.
Viviamo in
un momento di cambiamento rapido e continuo. I designer sono in prima linea,
immaginando, innovando e dando forma al futuro. In che modo i temi attuali,
come i cambiamenti climatici o l'ascesa dell'intelligenza artificiale, si
traducono in colori, materiali e finiture? Il team CMF di Design Group Italia, da 50 anni società di consulenza
sull'innovazione del design, interpreta gli ultimi segnali del settore del
design a Milano.
Ambienti ad alta densità
Riciclaggio, riduzione dei rifiuti, bio-materiali, economia circolare: scenari di una società consapevole, che vuole costruire un futuro migliore. In che misura la politica di sostenibilità ambientale influenza le tendenze stilistiche ed estetiche? Cosa sta succedendo nel mondo del design? Come possiamo immaginare i prodotti futuri e i nostri ambienti domestici, commerciali e lavorativi?
In evidente contrasto con la sobrietà ambientalista e la preoccupazione per il futuro del pianeta, i designer presentano ora opere entusiaste e grandiose. Gli spazi vuoti lasciati dal minimalismo si riempiono rapidamente, mettendo in mostra preziosi interventi artistici e artigianali.
In un contesto retro-futuristico, gli ambienti sono interpretati come un'intrigante bolla per il tempo libero e il relax. Un'atmosfera immersiva che suggerisce un'esperienza esclusiva in cui la felicità e il benessere conquistano la scena.
Le decorazioni tornano ad animare di nuovo le superfici; le armonie di colori, forme e materiali sono esuberanti e complesse, per una bellezza ricca e densa. Superfici continue e colori uniformi vengono sostituiti con materiali variegati, composizioni e trame che si ispirano alla natura e a un'elaborazione raffinata, puntando l'attrattiva sulla forma.
Le decorazioni emergono dall'ombra
Le decorazioni tornano a interpretare i gusti moderni in molti modi, ma ciò che le accomuna è l'espressione tridimensionale e materiale dei vari elementi.
Pietre e marmi policromi sono il riferimento base per superfici e rivestimenti che - anche nell'ambiguità tra materiali naturali e artificiali - rompono l'uniformità e l'omogeneità minimalista, per esaltare e celebrare la diversità e l'unicità.
Gli arredi, raggiunti dalla tendenza della decorazione, vengono esposti al centro della scena e con la loro unicità acquisiscono il fascino delle opere d'arte. Arazzi e rivestimenti murali pieni di rilievi, decorazioni ed effetti personalizzati, non lasciano spazio a dubbi sulle intenzioni di diventare protagonisti della decorazione domestica.
Il deciso ritorno all'utilizzo de i tappeti, anche su superfici verticali, è accompagnato da soluzioni di design volte a mettere in risalto la qualità del processo e l'originalità del prodotto, con ispirazioni di sapore storico e artigianale, abbinate a decorazioni esuberanti e ricche e intense armonie cromatiche.
Ricchezza di colori e iridescenza della luce
Il ritorno della decorazione e la celebrazione dei materiali hanno introdotto più armonie cromatiche rispetto all'ultima Milano Design Week.
La continua evoluzione delle armonie si basa su toni caldi, pieni di rossi, con variazioni e vibrazioni sui marroni e i gialli.
La decisa presenza di velluti, tappeti e moquette, con la loro trama ricca e profonda, porta i colori verso effetti tridimensionali e iridescenti.
Con uno spirito sperimentale proveniente dal mondo della tecnologia, i colori trovano un'altra espressione estetica, prendendo in prestito la magia della decomposizione della luce. Pellicole dicroiche, vernici iridescenti, sovrapposizioni di vetri, lastre di vetro trasparente che riprendono i colori dello spettro dei colori. Nonostante l'agilità della luce, i risultati evidenziano la profondità, il peso e l'importanza della sostanza.
Rituali, esperimenti e manufatti: oltre la forma
La ricerca sui materiali che è esplosa quest'anno si richiama all'estetica di aspetti primitivi e ritualistici, ma è estremamente innovativa.
I riferimenti ai materiali naturali dirompenti e iconici, come marmi policromi e pietre, sono evidenziati da texture sabbiate decise e nette, simbolo di forza massiva e primordiale.
La natura e il passato sono fonti inesauribili di ispirazione creativa e allo stesso tempo danno una rassicurante sensazione di solida continuità.
L'intenzione non è quella di mostrare l'uniformità dei prodotti industriali o le tecniche perfette delle macchine, ma piuttosto mostrare la bellezza irregolare della produzione artigianale, la persistente sperimentazione di nuovi percorsi creativi, di pensieri e visioni più vicine al libero mondo dell'arte.
Design tra arte e artigianato
Il fascino del "fatto a mano" sembrava essere stato relegato nei ricordi di un passato da conservare con grande cura, sostituito da marchi premium ed esclusivi o dal mito delle stampanti 3D. Oggi invece assistiamo alla rinascita di edizioni limitate di mobili e complementi e persino alla celebrazione di pezzi unici. I designer sono al centro di questo progetto, sperimentando e collaborando con artisti e maestri artigiani. Insieme, hanno creato nuove pratiche e condiviso capacità, conoscenze e, naturalmente, tradizioni. Il valore del marchio è superato dal valore del pezzo unico e la varietà è preferita rispetto all'uniformità.
DoppiaFirma, Hands of Design e Antonio Aricò anticipano questa tendenza da diversi anni, confermati quest'anno da molti altri.
Lo scenario che ne risulta è vario e accattivante. Dall'uso di materiali preziosi e dalle tecniche più antiche, perfezionate nel tempo, all'uso delle soluzioni più contemporanee, ogni prodotto mostra un perfetto equilibrio di alchimia tra tradizione e innovazione.
Le armonie di colori, forme e materiali sono esuberanti e complesse, per una bellezza ricca e densa. Precious Plastic di Dave Hakkens. (Foto: Precious Plastic)
Un ambiente ad alta densità: Cucchi Caffè Concerto di Cristina Celestino. (Foto: Mattia Balsamini)
La decorazione esce dall’ombra: Palace Wonders, Pedrali. (Foto: Simona Sagripanti)
La forza dell’ambiguo nel- l’imponenza della pietra. Piastrelle in pietra plastica di Enis Akiev.
Gli arredi, coinvolti dal trend della decorazione, sono esposti al centro della scena. Cassettiera Calamobio di Alessandro Mendini per Zanotta.
Lusso geometrico: Collezione Scenografica di Cristina Celestino per Fornace Brioni.
Toni caldi, pieni di rossim con variazioni e vibrazioini di marroni e gialli. Rossana Orlandi al Ro Plastic Prize. (Foto: Collater.al)
Dettaglio della mostra Affinity in Autonomy di Sony, con film dicroico di 3M. (Foto: Design Group Italia)
Installazione Into the Light di Polestar.
Transizione ed evoluzione: sedia A.I. sviluppata tramite generative design da Philippe Starck per Kartell.