Usi e...costume

Il divano ‘circolare’ che ripensa l’imbottito.

La parola costume deriva dal latino consuetudo, consuetudine. 
Il divano modulare Costume nasce con l’intento programmatico di rompere le consuetudini produttive degli imbottititi ripensandole radicalmente. Progettato da Stefan Diez con i collaboratori dello studio di design da lui fondato, presentato in anteprima al Salone del Mobile di Milano nel 2019, il prodotto aggiorna il suo look alla sobrietà rassicurante, necessaria in questi tempi fragili, di rilassanti tinte pastello e di cromie mélange in sincronia con un ricercato mood ‘naturale’. Magis rilancia la sua proposta approfondendo nel dettaglio l’intento progettuale, la modalità produttiva e il portato d’innovazione e sperimentazione raggiunti al traguardo di un ciclo di sviluppo che ha richiesto quattro anni di lavoro. Costume è creazione originale e intelligente nell’uso di materiali e tecnologie, ideata e realizzata secondo i principi dell’economia circolare.
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L’economia circolare ridona centralità al disegno industriale: il divano Costume è progettato da Stefan Diez per Magis.

L’ALFABETO DEI SISTEMI
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I braccioli, così come i moduli di seduta e l’ottomana, sono connessi tra loro con un elemento in materiale plastico di colore a contrasto o in tono con il rivestimento.

“Ci siamo posti l’obiettivo di sviluppare un sistema di divani completamente smontabile, composto di pochi elementi, usando la minor quantità possibile di materiale schiumato e un rivestimento facilmente lavabile e sostituibile. I sistemi – spiega Stefan Diez – mi interessano perché costituiscono un alfabeto, composto di elementi con i quali formare parole, frasi, storie: non risposte pronte e determinate. Ciascun elemento di un sistema può essere reinterpretato in modo sempre nuovo, migliorato e ulteriormente sviluppato. Questa logica permette di sfruttare pienamente il potenziale della produzione e del design industriale”.
La struttura di un divano tradizionale prevede un telaio di legno con cinghie e un nucleo interno con le molle, a cui sono aggiunti il materiale espanso e il rivestimento, oppure un telaio di metallo con ammortizzazione integrata che viene ricoperta di schiuma, imbottita e rivestita. In entrambe le modalità la separazione dei vari componenti per la riparazione e il riciclo dei materiali è molto difficile e ingente è il consumo di materiale espanso, che non si può più riutilizzare. L’obiettivo di una produzione sostenibile - senza sprechi di materiale, imperniata sulla combinazione di un numero ridotto di componenti semplificati nel disegno, agili nella sostituzione delle parti qualora siano danneggiate così come nello smontaggio per il riciclo a fine vita – coincide con la razionalizzazione del processo e con una riduzione dei costi a valle di una fase progettuale approfondita, con un’incubazione di diversi anni, antitetica alla logica della moda stagionale e dell’usa-e-getta.

MUTABILITÀ
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Quando Costume trasloca in un nuovo appartamento può ampliarsi o compattarsi aggiungendo o scomponendo le unità modulari di seduta.
Il nome Costume allude anche a una caratteristica fondante del progetto: la possibilità di cambiare rivestimento con la stessa facilità con cui si cambia fodera al sedile di un’auto, semplicemente agganciando la nuova veste alla struttura portante, una scocca prodotta con tecnologia di stampaggio rotazionale. Seduta e schienale sono imbottiti con un inserto a molle insacchettate, rivestito da uno strato sottile di schiuma poliuretanica e dalla fodera esterna in tessuto.

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Il modulo base è costituito da una scocca in PE riciclato, imbottitura con molle insacchettate per sedile e schienale, uno strato sottile di poliuretano espanso rivestito da tessuto.

“Un divano deve sopportare molte sollecitazioni, soprattutto quando ‘vive’ in famiglia. – osserva Diez - La concezione progettuale di Costume è un vantaggio per l’utilizzatore, che può prolungarne la vita utile cambiando le parti danneggiate, e la modularità della sua struttura facilita il riciclo. La scelta di realizzare la struttura portante in polietilene rigenerato da scarti di produzione provenienti dalle industrie dell’arredo e dell’automobile e, nel futuro prossimo, da imballaggi della raccolta differenziata post consumo, conferisce al prodotto una piena sintonia con il concetto di economia circolare”. Il rivestimento di tessuto è agganciato alla scocca con anelli elastici: privo di cuciture, non si deforma dopo il lavaggio e ha prestazioni ‘stretch’ per aderire come una guaina alla volumetria robusta della struttura. Il modulo di seduta può essere completato con un bracciolo a destra o sinistra e con un’ottomana, usando un connettore in materia plastica da inserire nelle fenditure collocate ai quattro angoli della seduta. Questo elemento di fissaggio è disponibile in colori coordinati o a contrasto e scandisce le unità costituite da seduta, braccioli e ottomana, che possono essere associate a comporre abbinamenti variabili in funzione delle esigenze e dello spazio a disposizione.

DOMESTICO O CONTRACT? QUESTIONE DI COLORE

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Una palette cromatica in linea con le tendenze a tonalità neutre, ‘naturali’, desaturate, sottolinea il mood contemporaneo di Costume, proposto per ambienti domestici e contract.

Una ricerca cromatica accurata ha articolato i rivestimenti di Costume in una palette di tinte contemporanee e in tessuti dedicati all’uso domestico, come Torri Lana Dato, mix di vari filati di cromie diverse intrecciati in un effetto mélange, o Kvadrat-Uniform Melange (lana, nylon, poliestere), che attinge agli estremi di colori scuri e profondi e tonalità retrò desaturate per interni domestici, ma adattabile anche a impieghi contract con un trattamento ad hoc. Grigi chiari e marroni caldi sono i toni scelti per il robusto Fidivi One, in poliestere 100% riciclato, idoneo per entrambe le applicazioni.
A.F.