WASTE SPRINT

Una sportiva auto elettrica progettata per dimostrare come il ricorso ai materiali riciclati possa fornire più di un valore aggiunto, anche nell’esigente settore automotive.

Per andare più saldi verso il futuro, non bisognerebbe mai dimenticare gli insegnamenti del passato.
Un tempo, prima di buttare qualsiasi cosa, si cercava di sfruttarne al meglio ogni risorsa; oggi dovrem-mo recuperare quella lezione, perché gli scarti, se ben utilizzati, possono essere doppiamente importanti: da un lato perché evitano il consumo di nuove materie prime, dall’altro perché limitano l’invio in discarica di materiali che possono dare ancora molto.
L’hanno capito bene gli studenti del team TU/ecomotive dell’Università di Eindhoven che l’8 ottobre 2020 hanno presentato Luca, un’auto elettrica da loro realizzata riciclando materiali di scarto.
“Con questa macchina, vogliamo mostrare come gli scarti siano un materiale prezioso, anche in applicazioni complesse come le auto” ha dichiarato Matthijs van Wijk, uno degli studenti del team.

RICICLATI DALL’ESTERNO...
Piccola, dal piglio sportivo e dalle accattivanti linee arrotondate, Luca è stata progettata per trasformare i rifiuti in un efficiente mix di resistenza e leggerezza. Lo chassis è formato da pannelli sandwich sviluppati dagli studenti in collaborazione con diverse aziende. Tra queste EconCore ha fornito più di 20 m² di lastre in PET riciclato con struttura alveolare usato come componente interno delle pannellature, rivestite esternamente con un compound di materie plastiche miste ripescate dagli oceani, rinforzate con fibre di lino. Per favorire l’incollaggio dell’anima in PET riciclato al rivestimento composito, due materiali poco ‘socievoli’, gli esperti di EconCore hanno suggerito di ricoprire la struttura interna a nido d’ape con un tessuto non tessuto di poliestere, compatibile sia con l’adesivo sia con il rivestimento in composito. Inoltre, è stato utilizzato un sottile film barriera in PET per impedire che la colla colasse negli alveoli del pannello, appesantendolo. Per la carrozzeria è stato invece impiegato ABS riciclato, proveniente da giocattoli, elettrodomestici, casalinghi e molti altri prodotti di consumo. Anche dopo il riciclo, questo materiale mantiene la rigidità e la robustezza necessarie a garantire a Luca una efficace protezione. L’auto è stata presentata in un solare colore giallo ottenuto non con la classica verniciatura, ma rivestendo la carrozzeria con un film colorato, che può essere rimosso senza lasciare alcun residuo, in modo da facilitare il processo di riciclo a fine vita dell’auto o del componente.
Anche i finistrini laterali e il lunotto posteriore sono stati realizzati con materiale di recupero. In questo caso, il processo di riciclaggio ha conferito alle vetrature una preziosa sfumatura nera, a riprova che la sostenibilità può fornire più vantaggi di quanto siamo portati a pensare.

… ALL’INTERNO
Anche negli interni, quest’auto a due posti non tradisce la sua natura ecocompatibile. La struttura di supporto dei sedili è prodotta impiegando nuovamente i pannelli alveolari a base di PET riciclato di EconCore, l’imbottitura è resa confortevole da un insieme di fibre legnose di cocco e crine di cavallo, mentre il rivestimento tessile è realizzato in PET riciclato con una finitura che ricorda al tatto la pelle scamosciata. La consolle centrale è composta da più materiali, tra i quali vi è anche un additivo per la materia plastica ricavato dai rifiuti domestici. A completare il ciclo virtuoso seguito dalla produzione dell’auto elettrica Luca, alcuni componenti sono fabbricati riutilizzando residui dei processi di lavorazione del veicolo stesso.
Ad esempio, eleganti e utili piani sono prodotti mediante compressione di scarti in materiali plastici ripescati dall’oceano caricati con fibre di lino.

A TUTTA LEGGEREZZA
La particolare soluzione costruttiva elaborata dagli studenti dell’Università di Eindhoven contribuisce a ridurre significativamente il peso complessivo dell’auto che, batterie escluse, non supera i 360 kg. Ciò significa, secondo i confronti fatti dal team, un dimezzamento della massa rispetto alle vetture simili. Tale leggerezza fa sì che sia sufficiente un pacco batterie da 60 kg, contro le batterie da centinaia di kg richieste normalmente dai veicoli elettrici. Per quanto riguarda la trazione, Luca è dotata di due efficienti motori elettrici collocati nelle ruote posteriori, che le consentono di raggiungere una velocità massima di 90 chilometri orari e di avere una percorrenza pari a 220 km. “In questo modo – spiegano gli studenti – mitighiamo le perdite nella trasmissione e possiamo raggiungere un’efficienza dalla batteria alla ruota fino al 92%”. In controtendenza con gli attuali standard delle case automobilistiche, che ci hanno abituato a schermi di infotainment sempre più grandi, i ragazzi hanno pensato che fosse più coerente con la filosofia di sostenibilità di Luca rinunciare a questi sistemi facendo ricorso al cellulare dell’utilizzatore. “Riteniamo che questo sia uno spreco di risorse, - hanno motivato i designer – dal momento che le auto stanno ferme il 96% del tempo. Poiché vogliamo che ti concentri sulla strada, visualizzeremo le informazioni più importanti sul parabrezza attraverso un display a scomparsa”.
L.C.

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Luca è la compatta auto elettrica sviluppata dal team TU/ecomotive dell’Università di Eindhoven utilizzando principalmente materiali riciclati.

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EconCore ha fornito più di 20 m² di lastre con struttura alveolare ottenute dal riciclo di bottiglie in PET, impiegate per realizzare lo chassis e altre parti dell’auto.

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Per ridurre il peso, la parte dell’abitacolo che ospita guidatore e passeggero è formata da pannelli sandwich, i telai frontale e posteriore sono in alluminio riciclato.

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La consolle centrale è composta da più materiali, tra i quali vi è anche un additivo per la plastica ricavato da UBQ usando rifiuti domestici solitamente inviati in discarica.

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Luca è dotata di due efficienti motori elettrici sulle ruote posteriori, che le consentono di raggiungere i 90 km/h e di avere una percorrenza di 220 km.

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Gli studenti del team TU/ecomotive dell’Università di Eindhoven che l’8 ottobre 2020 hanno presentato Luca.

L'articolo è estratto dal numero di Novembre della Rivista PLAST DESIGN che puoi leggere al link:
http://www.eriseventi.com/plastdesign

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